lunedì 23 agosto 1999, h 20:30

Infin il cidinôr / E poi il silenzio

Letture sceniche sul testo di Miklos Hubay
Traduzione in friulano di Federico Rossi
Regia di Massimo Somaglino

Replica martedì 24 agosto, h 20.30

Progetto Colonos

“Tutte le lingue sono creazioni millennarie; la loro estinzione è una perdita irreparabile per l’umanità, non essendo più riproducibili”. (Miklos Hubay)

È un storia che Miklos Hubay, il miglior drammaturgo ungherese vivente, ha avuto in mente per 30 anni. La prima stesura qualche anno fa è andata smarrita. Forse era destinata a trovare la circostanza giusta, o meglio la lingua giusta, poichè il dramma racconta la morte di una lingua.
“Tutte le lingue – dice Hubay – sono creazioni millennarie; la loro estinzione è una perdita irreparabile per l’umanità, non essendo più riproducibili”. L’autore è venuto in Friuli per un mese, ospite del comune di San Vito al Tagliamento, non per creare, ma per ricordare e riscrivere quella storia, per i Colonos e per i friulani. È la prima volta che uno scrittore non friulano regala al Friuli un’opera che lo riguarda e che nasce in friulano. Il programma di lavoro per la messa in scena di “Infin il cidinôr” prevede in un primo momento la lettura scenica per Avostanis e successivamente l’allestimento completo dello spettacolo teatrale.

Programma Avostanis 1999