Massimo Somaglino

Presenze ai Colonos

È attore, autore e regista teatrale. Qualche volta cantante o musicista. Predilige il rapporto stabile con il territorio del Friuli Venezia Giulia ma compie frequenti ‘escursioni’ per incarichi e lavori in tutto il territorio nazionale.

Della sua lunga militanza teatrale ricorda volentieri il lavoro d’attore con Elio De Capitani ed il Teatro dell’Elfo, (fin dal 1996, e recentemente “Otello” e “Afghanistan” (candidato premio Ubu 2019 migliore spettacolo – stagioni 2016/17/18) e l’esperienza 2006/2010 diretto da Damiano Michieletto per il Teatro Stabile del Veneto.

Fondamentale il connubio con Giuliana Musso per la regìa di “Nati in casa” (di cui è anche co-autore), “Sexmachine” e “Tanti Saluti”, nonché il lungo percorso personale di ricerca intorno ad eventi e personaggi della storia friulana: “Zitto, Menocchio!” sul pensiero eretico del famoso mugnaio valcellinese, “Cercivento”, spettacolo contro le guerre, “Achtung banditi!”, concerto teatrale per la Resistenza (anche pubblicato in cd), “Indemoniate” sulla vicenda delle donne di Verzegnis, ed altri, tutti realizzati con lo stesso gruppo di lavoro artistico.

Con l’associazione CinemaTeatroEden di cui è socio fondatore ha realizzato il cortometraggio “Up/down” e il mediometraggio “Carnia 1944”. Ha preso parte a molti documentari storici in qualità di conduttore in voce e in video. Ha pubblicato il cd comico-musicale “Sclopetadis!”, che è anche spettacolo-concerto dal vivo.

Insegna ed ha insegnato a più riprese presso la Civica Accademia d’Arte Drammatica ‘Nico Pepe’ di Udine, e ha tenuto vari laboratori e masterclass, anche in Sudamerica.

Negli ultimi anni è andato in scena in abiti femminili nella commedia “La vita non è un film di Doris Day” di Mino Bellei, ha diretto la versione in dialetto pesarino del dramma “Elnemulas” dello scrittore ungherese Miklos Hubay, ha scritto e diretto “Tre zovini “‘, tratto dall’opera di Novella Cantarutti (2014 ), condiviso la scrittura e la messinscena di “BBQ-Tre uomini alla griglia” sulla crisi maschile dei 50 anni, e scritto “Suite in forma di rosa”, concerto teatrale per i 40 anni dalla morte di Pier Paolo Pasolini (2015). Ha diretto per Mittelfest 2015 gli allievi dell’Accademia “Nico Pepe” di Udine in “Sei canti dell’infinito andare” – omaggio a Giuliano Scabia.

Nel 2016 ha diretto “Liberazione” di Serena Di Blasio e scritto e diretto “Il canto e la fionda – pensiero e vita civile di David Maria Turoldo”, tuttora in distribuzione. Ha riscritto un’attualizzazione dell”‘Histoire du soldat” di Stravinskij-Ramuz.

Dal 2018 è direttore artistico dell’Associazione “Teatro Club Udine”. Ama tenere readings e letture a voce alta, perché dice che leggere a qualcuno è anche un modo per svelare una parte di sé che altrimenti fatica ad uscire. Provare per credere.