domenica 04 marzo 2012, h 17:00

Par amôr di … matrie

Resistencis lenghistichis feminîls tal venteni fassist

Incuintri cun Boris Pahor

Nei boschi, in casolari dispersi, oltre l’abitato, lontane dall’occhiuta sorveglianza del regime fascista, madri, mogli e sorelle continuarono per vent’anni a combattere la loro battaglia eroica contro una dittatura ottusa e violenta, che negava ai popoli ad essa soggetti ogni libertà, compresa quella primordiale, connaturata al sangue e alla terra, ovvero esprimersi in sloveno, nella lingua delle proprie madri. E furono dunque le donne le protagoniste di tale resistenza linguistica. Partigiane che a colpi di vocabolario, sparando raffiche di parole, canti, racconti, armate di abbecedario, inventarono scuole clandestine affinché i loro figli e i loro fratelli non dimenticassero che proprio attraverso la parola viva e consapevole si radica la libertà di un popolo. Boris Pahor, testimone straordinario del Novecento e dei suoi drammi, ha da sempre sottolineato nella sua scrittura l’importanza della donna in questo cammino difficile e tortuoso di redenzione dell’uomo dai vincoli e dalle pastoie della crudeltà e dell’alienazione della dittatura.

Programma In File 2012