domenica 15 febbraio 2009, h 16:00

La conchiglia di Anataj

Lettura a cura di MARCO BALIANI

Introduzione di PAOLO MEDEOSSI

Intervento finale di CARLO SGORLON

Si chiude con la vodka, seguendo il rituale siberiano di amicizia.

“… Non ce la saremmo sentita di ricominciare da capo. Come sarebbe stato possibile accingerci di nuovo a interrare acquitrini sterminati, abbattere foreste, piantare nella sabbia molle dei fiumi pilastri di pietra, superare burroni e valli con ponti altissimi, forare rocce dure come granito o fragili come gesso? Come avremmo potuto rituffarci nelle cupezze del disordine, della disorganizzazione, degli ordini dati a casaccio, delle svogliatezze cariche di rimpianti di ingegneri come il nostro? Ripassare di nuovo le plumbee desolazioni di quando ci pareva che la ferrovia non si sarebbe finita mai più, come la Torre di Babele o la Muraglia cinese? Impossibile. Certe cose si potevano fare una volta soltanto”.

Programma In File 2009