sabato 07 agosto 2004, h 21:15

Sono uno studente di 18 anni e, come molti miei coetanei, sono piuttosto preoccupato per il futuro della mia generazione.
Non posso nascondere che io e tanti altri giovani abbiamo una viva apprensione per come questo futuro si apre innanzi ai nostri occhi, sia in ambito mondiale e globale che in ambito privato.

C’è la sensazione di una totale impotenza di fronte a ciò che accade. La paura più grande e più diffusa è di rimanere esclusi dai piani e dai progetti di pochi potenti. C’è il timore di non avere voce in capitolo nelle questioni più importanti che riguardano il nostro avvenire e di ritrovarsi a vivere in un futuro che non ci appartiene.
Ma l’aspetto che più mi rattrista e mi spaventa è l’indifferenza totale di molti miei coetanei.

Angelo Paduano
(Lettera al Gazzettino, 21 gennaio 2004)

Programma Avostanis 2004