venerdì 21 febbraio 2014, h 20:30
Tomaž Pavšič, già diplomatico della Repubblica di Slovenia
Gianfranco Ellero, autonomista e storico del Friuli
Željko Cimprič, collaboratore del Kobariški Muzej
Con la collaborazione del prof. Reinhard Stauber, dell’Università di Klagenfurt
Performance teatrale di e con Claudia Contin
Regia di Ferruccio Merisi
Raccontare la tragedia della Prima Guerra Mondiale a cento anni di distanza dalla sua deflagrazione senza scadere nel teatrino delle parate, cadendo nella vuotezza così pericolosa di parole abusate come Patria, Bandiera, Onore, utilizzando al contrario toni inediti, prospettive altre, intrecci d’accenti, sguardi altri, con la Pietà nei confronti dell’Uomo al di là dei nazionalismi e dei fanatismi degli stati che invece stritolarono i destini di popoli affratellati dalla Storia. E’ questo il tema di una serata intensa, lontana da ogni retorica, dichiaratamente internazionale – perché tale fu il dolore che la guerra provocò – capace di coniugare registri differenziati e molteplici: la voce della Storia, le memorie dei testimoni, le corde della poesia, delle sue difformità volte a denunciare l’immanità della tragedia. E l’urlo straziante dell’Arte in una performance impastata con le parole del poeta Giuseppe Ungaretti e l’iconografia gestuale di Egon Schiele.
Spettacolo teatrale
Conference
Incontro con performance
Incontro e inaugurazione mostra
Testimonianze