giovedì 10 agosto 2017, h 21:00
A cura di Massimo Somaglino
con Massimo Somaglino, Marta Riservato e Elvio Scruzzi
Musiche Vittorio Vella (tastiere e complementi sonori) e Mirko Cisilino (tromba)
Kebar Krossé, uno dei romanzi più intriganti della narrativa contemporanea in friulano, che è stato pubblicato recentemente, racconta, con un friulano sperimentale, una città chiusa, circondata da un deserto indecifrabile e mortale. Una città che non ha più domande da rivolgere , che avvizzisce silenziosamente, un po’ al giorno, nell’indifferenza generale. I residenti, infatti, trascorrono il tempo impiegati in lavori incomprensibili, ma codificati in ogni minimo dettaglio e in una sorta di osterie, chiamate “primarole”, dove si ubriacano con i “papots”, torbidi beveroni sintetizzati nei reparti alimentari che producono il cibo (e che cibo!) per tutti. Protagonista è Montàg (con esplicito riferimento a Fahrenheit 451 di Ray Bradbury) che, a differenza degli altri, sente “il nulla” che preme ovunque e si pone delle domande. La sua ricerca lo porterà così a incontrare Mamì Manamà, la splendente, a frequentare la “Cengle Nord Est” (la favela posta ai confini urbani) e a scoprire che il “nulla” del deserto non solo non uccide, ma può essere una possibilità. Possibilità che, la città, non ha più.
Recital musicale
Inaugurazione mostra
Lettura scenica
Lettura scenica
Conferenza di Philippe Daverio
Talk show con il Teatro Incerto
Laboratorio performativo
Mosaico culturale
Diorama performativo
Riflessioni ad alta voce
Evento artistico in forma di gara
Presentazione libro