domenica 27 febbraio 2011, h 17:00
Riflessioni sull’opera “Berlino 1990”, esposta a In File 2011
A cura di Angelo Bertani
La recente scomparsa di Carlo Patrone, uno dei più originali e atipici artisti della nostra regione, ci fa rendere conto in modo perentorio che è davvero finita un’epoca, quella della sperimentazione intesa come forma trasversale e liberatoria di conoscenza. Patrone ha voluto arricchire le sue competenze in campo scientifico, quelle proprie della professione di medico patologo, con le conoscenze di tipo artistico, in apparenza così lontane dall’ambito clinico: ma in lui, evidentemente, era ancora ben viva una concezione umanistica e universale del sapere per cui la scienza non deve essere vista come separata dall’arte, e viceversa.
“La crudel zobia grassa” dal 1511
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"Grant bacan"
Presentazione libro di Gian Paolo Gri