La Corte dell’Arte

Il complesso colonico pulsa e vive, tra memoria e futuro, grazie all’ospitalità rurale, arricchita da un’intensa vita sociale e da una ricca vivacità culturale e creativa. Già questo lo rende qualcosa di unico e prezioso, una sorta di “scultura sociale”. Ma oltre a ciò, sul versante propriamente artistico, si è andata costituendo nel tempo una vera e propria Corte dell’Arte. Si tratta di una decina di opere permanenti, i cui autori sono stati selezionati per la loro particolare “affinità elettiva” con lo spirito che anima i Colonos, e che per la maggior parte sono nate come creazioni site-specific che esaltano il genius loci.

 

Banderuola
di Michele Bazzana e Paola Pasquaretta – 2019

 

Mongolfiera
di Giorgio Valvassori – 2017

 

Il giorno e la notte
di Marco De Luca – 2012

 

Wall painting
Esther Mahlangu – 2009

 

Lûs (Luce)
di Fabrizio Corneli – 2007

 

Rosone
di Nane Zavagno – 2006

 

Tempio Vegetale
di Giuliano Mauri, 2005

 

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Lant e lant sù (Andante a salire)
di Franco Ciot – 2004

 

Lassù qualcuno mi ama
di Nicola Toffolini e Eva Geatti

 

Totem
di Adriano Visintin – 1994